MiSoS: inaccettabile non trasformare in organico di diritto le innumerevoli cattedre in deroga di sostegno
L’incontro tra sindacati e Miur sull’informativa degli organici del personale docente per l’a.s. 2018/19 non si è concluso positivamente per gli insegnanti specializzati e per i nostri alunni con disabilità.
Per il prossimo anno scolastico si prospettano solo posti di tipo comune in organico di diritto circa 3.530 posti, altri 800 dell’attuale organico potenziato saranno riservati all’Infanzia e infine 1.162 posti destinati per la riforma degli Istituti Professionali .
La scelta di non trasformare in organico di diritto i posti di sostegno è inaccettabile, considerato che ogni anno vengono attivati migliaia di posti in deroga di sostegno, oltre 40.000 lo scorso anno.
Se da un lato il governo ha previsto l’attivazione del terzo ciclo di specializzazione sostegno con 9.649 insegnanti specializzandi e dall’altro si aggiungono i tanti specializzati precari di seconda fascia e GAE di ogni ordine e grado, ci chiediamo a cosa serva formare docenti specializzati dopo un lungo percorso formativo e di sacrifici , se poi non si realizza la loro stabilizzazione in tempi brevi e soprattutto non si garantisce il diritto e la continuità didattica col docente specializzato ai nostri alunni con disabilità .
Senza dimenticare che tra gli specializzati precari troviamo tanti docenti vincitori e idonei del concorso 2016 non ancora assunti , provenienti soprattutto dalle regioni del centro sud dove i posti banditi da concorso sono stati irrisori rispetto al fabbisogno regionale.
È questa la continuità didattica a cui ambisce il governo e il Miur ? È questa la centralità degli alunni con disabilità nel percorso di formazione didattico educativo ? Se queste sono le premesse ci ritroveremo il prossimo anno scolastico con l’ennesima emergenza sul sostegno,la discontinuità didattica, il valzer degli insegnanti da una scuola all’altra e le dannose conseguenze di questo quadro, per i nostri alunni con disabilità.
“Occorre cambiare passo sul sostegno e operare scelte di responsabilità , perciò ci rivolgiamo al Miur ,al prossimo governo e agli stessi sindacati per una maggiore sensibilizzazione su tale problematica” afferma Ernesto Ciracì presidente dell’associazione MiSoS.