L’alunna ipovedente non può seguire le lezioni online. Il Miur interviene: subito un videoingranditore
Dal Lazio arriva una storia a lieto fine, che riguarda la didattica a distanza. Le lezioni online di un’alunna ipovedente erano diventate complicate e infatti con la sospensione delle attività in presenza non riusciva a “tenere il passo” di una situazione già complicata per tutti gli alunni. E’ stato l’intervento risolutivo del Ministero a far felice un’alunna e garantirne il diritto allo studio nonostante le criticità.
L’alunna ipovedente senza ausili non può seguire le lezioni online: la mamma scrive alla Ministra
A raccontare la vicenda è la mamma di questa alunna, che ha parlato a La Tecnica della Scuola. La madre racconta che la bambina, usufruendo della legge 104 e relativi benefici, avrebbe richiesto l’ausilio visivo, nello specifico il video ingranditore, se non fosse saltata a causa del coronavirus, la visita medica prevista a fine febbraio per ottenere il certificato.
La didattica a distanza, ha chiaramente messo in difficoltà l’alunna senza ausili. La mamma ha deciso di raccontare la sua storia alla Ministra Lucia Azzolina, inviando una mail, spiegandole le difficoltà incontrate: “Io ho fatto il possibile dai primi giorni, seguendo le lezioni online insieme a lei e pensando a tutti i sistemi per non farla restare indietro. Ad esempio ho fatto le foto delle pagine inviate dagli insegnanti, le ho ingrandite, passate su una chiavetta e poi su un video. Il mio desiderio era quello che mia figlia potesse non restare indietro e subire un brutto colpo alla propria autostima, per fortuna molto alta grazie ai bei voti conquistati in questi anni“.
La mamma ha quindi chiesto, nella lettera al Ministro Azzolina, di poter ottenere un video ingranditore da restituire quando la didattica a distanza sarà finita. Il Ministero, con grande sorpresa della donna, ha risposto ed ha accolto la richiesta: da pochi giorni la bambina ha già a disposizione un videoingranditore, in comodato d’uso gratuito, che sta già utilizzando. Inutile dire la soddisfazione della madre: “Sono felice perchè adesso mia figlia può seguire tranquillamente le lezioni online. Ringrazio il Ministro e tutto il suo staff per averci aiutato in questo momento difficile“.
I fondi dei CTS: questi sconosciuti
La vicenda, segnalataci dall’associazione MiSoS, ha posto ad ogni modo un problema altre volte sollevato. Moltissime famiglie non sanno dell’esistenza dei fondi dei CTS, dei Centri di Supporto Territoriali, che prevedono interventi finalizzati proprio a garantire, fra le altre cose, strumentazioni e ausili didattici per alunni con disabilità, in comodato d’uso.
Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, all’articolo 7 comma 3, destina, infatti, un finanziamento di 10 milioni di euro l’anno per l’acquisto di sussidi didattici per le istituzioni scolastiche che accolgano alunne e alunni, studentesse e studenti con abilità diversa, certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Queste risorse, sono assegnate su base provinciale ai Centri Territoriali di Supporto della regione sia per l’acquisto e la manutenzione che per l’erogazione del servizio, e ammontano complessivamente ad 30.000.000 euro
Le scuole possono richiedere sussidi didattici e attrezzature tecniche nonché ogni altra forma di ausilio tecnico nell’ambito delle tecnologie assistive per la didattica inclusiva.
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